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David Bowie in una mostra fotografica a Palermo

today28 Settembre 2020 185

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Ziggy, Halloween Jack, il Duca Bianco, Nathan Adler… tutte le identità del Dorian Gray della musica rock in oltre 100 scatti in mostra a Palermo, nella cornice del Palazzo Sant’Elia. Per tutti i fan di David Bowie, il capoluogo siciliano sarà la nuova Mecca dal 10 ottobre 2020 al 31 gennaio 2021.

David Bowie
Photo credit: WEB

Si chiama “Heroes – Bowie by Sukita” la mostra dedicata alla rockstar inglese venuta a mancare nel 2016. Gli oltre cento scatti sono stati tutti operati dal maestro nipponico Masayoshi Sukita e saranno esposti in uno dei locali più maestosi e barocchi di Palermo. Difficilmente può essere considerato un caso: David Bowie, uno degli artisti più legati all’estetica del secolo scorso, non poteva che ricevere un luogo come questo per una mostra a lui dedicata.

La retrospettiva – promossa e organizzata da OEO Firenze Art e Le Nozze di Figaro con Fondazione Sant’Elia. A cura di Ono Arte Contemporanea; con il patrocinio del Comune e della Città Metropolitana di Palermo. Sarà inserita nel circuito Le Vie dei Tesori.

David Bowie
Photo credit: WEB

La collaborazione tra i due ha delle origini curiose. Siamo nella Londra del 1972, quando la psichedelia e le maschere sono una consuetudine. Il glam rock – o glitter rock – è al suo apogeo, ma David Bowie non ha ancora realizzato il disco che ne diverrà il simbolo assoluto, The Rise and the Fall of Ziggy Stardust and the Spiders from Mars, pertanto, agli occhi dei fotografi, il nomee “caldo” è quello di Marc Bolan e dei suoi T-Rex. Tuttavia, una locandina che raffigura il futuro Duca con una gamba alzata su fondo nero, attira Sukita che decide di assistere anche al suo concerto.

David Bowie
Photo credit: WEB

E’ una folgorazione: tra i due nasce un comune sentirsi che proseguirà sino alla morte di David Bowie, anche a scapito dell’apparente difficoltà di comprensione linguistica. Sin da subito, aiutato dalla stilista Yasuko Takanashi, il fotografo riesce a ottenere uno shooting con l’artista londinese. Sarà il primo di una lunga serie cui noi, durante questa mostra, potremo dare un’occhiata.

Scritto da: Manuel Di Maggio


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