Visto il “rudere” in foto? E’ nientepopodimeno che lo Stirling Castel. Bene, adesso chiudete gli occhi e immaginate di poter trascorrere l’ultimo giorno dell’anno proprio lì… Non male come sogno, no?
Per dare dei contorni più definiti alla vostra fantasia vi consiglio di ascoltare “Auld Lang Syne”. Perché proprio questo brano? Semplice, in Scozia è abitudine cantarlo a squarciagola in occasione della notte di Capodanno.
Fu è stato composto intorno al 1500 e tramandato oralmente fino al 1792 quando Robert Burns decise di raccogliere molteplici canzoni popolari scozzesi nel suo “Select Collection of Original Scottish Airs”. Ed é così che nel nord dello United Kingdom si saluta l’anno che se va e si accoglie il nuovo.
Se vogliamo tradurre letteralmente “Auld Lang Syne” diremmo “i bei tempi” e se andiamo ad ascoltare bene il testo ci accorgiamo di come sia un vero e proprio inno alle amicizie passate da ricordare e celebrare; infatti il corpo del brano si sviluppa come un dialogo tra due vecchi amici che si incontrano dopo diversi anni e ne approfittano per brindare e rimembrare i felici anni trascorsi insieme, parte incancellabile del proprio bagaglio esperienziale condiviso.
Buon 2017
Tenetevi strette, celebrate e brindate spesso alle vostre amicizie!
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