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“MARIA” DI PABLO LARRAIN AL FESTIVAL DEL CINEMA DI VENEZIA

today18 Settembre 2024 1

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Il regista Pablo Larraín torna al festival di Venezia con un titolo dedicato ad un’altra figura femminile straordinariamente appresentativo, nel suo terzo film in un trittico dedicato a donne che hanno segnato lo storia ed influenzato uso e costumi del loro tempo: dopo Jackie e Spencer, l’autore racconta Maria Callas. La diva della lirica di Larraín è forte e fragile, coraggiosa ed impaurita, segnata da un percorso di vita arduo che ne ha compromesso l’animo, il fisico ed il suo unico e magnifico dono: la “sua voce”.

La storia che Larraín sceglie di raccontare, ripercorre l’ultima settimana di vita della Diva, una settimana che serve all’artista per ripercorrere il suo percorso di vita con chi l’ha accompagnata nella sua esistenza, con chi c’è ancora e con chi è già passato oltre.

Larrain, dirige un biopic coraggioso ed intenso, in cui la musica classica descrive perfettamente il personaggio della Callas, il suo ultimo percorso visionario, le sue sensazioni più intime. “La voce” della Callas viene descritta come uno strumento di raffinatezza e dolcezza ma anche con una nota di tristezza che traspare dal volto di una donna provata da una vita che le ha dato tutto, ma che non le ha mai regalato certezze. Angelina Jolie offre un’interpretazione superlativa, colpendo lo spettatore per l’intensità e la forza con cui interpreta una Maria Callas eterea, tenace e triste allo stesso tempo, che cammina come una regina stanca tra le mura del suo appartamento e tra le strade di Parigi, insieme a ricordi del suo passato che le hanno segnato cuore e mente.

Nel suo percorso è accompagnata da Ferruccio e Bruna (interpretati rispettivamente da Alba Rohrwacher e Pierfrancesco Favino) maggiordomo e governante, amici, tuttofare e unico vero punto di riferimento in questo ultimo scorcio di vita. Il rapporto tra i tre è uno degli elementi più commoventi della narrazione. Il film chiude una trilogia su tre figure femminili; Jackie Kennedy, Diana Spencer, Maria Callas.

Il regista scruta la mente di femminili complesse, attraverso immagini forti, visivamente potenti. La musica lirica e Maria Callas, un binomio indissolubile, evocativo, sublime e tragico; la sua voce unica, che supera il concetto di immortalità. Angelina Jolie è perfetta nel dare anima e corpo alla figura della cantante, un’eroina sfortunata dei romanzi di formazione, con movimenti delle mani sinuosi ed una tristezza negli occhi indimenticabile, un crescendo di dolore ed una consapevolezza che il viaggio della vita sta volgendo al termine.

Scritto da: Andrea Lo Gioco


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