Un tempo – il 1984 può ormai fregiarsi dell’atemporalità data dalla locuzione “un tempo” – c’era la Band Aid di Bob Geldof (Boomtown Rats) e Midge Ure (Ultravox), uniti per cantare Do They Know It’s Christmas?, seguiti un anno dopo dalla formazione USA For Africa di Michael Jackson e Lionel Richie con la loro We Are the World. Ma nel 2020, nel funesto 2020, anno che faticheremo parecchio a dimenticare, in prima linea troviamo Christmas with the Yours, un progetto ideato da un supergruppo tutto ennese.
Raccolti insieme dall’ideatore Luca Sproviero, diversi artisti musicali del capoluogo si sono resi protagonisti di un video che – ormai nella perfetta tradizione dell’attuale periodo pandemico – li ha “riuniti a distanza”, tramite dei video registrati dai partecipanti ognuno nella propria casa. Spinti dall’impossibilità di suonare dal vivo, i vari membri hanno deciso di realizzare una canzone natalizia nello stile tipico del genere, ma non senza un po’ d’ironia, mescolando insieme versi in inglese, italiano e persino siciliano.
Luca Sproviero, voce principale, introduce i temi ricorrenti del brano già dal primo verso “Waiting for Santa and for Claus”, cui seguitano diverse frasi in inglese che virano a un improvviso “Proprio come diceva mia mamma”. Non mancano i riferimenti al panettone e ai canditi, o agli alberi sintetici preferibili a quelli reali. Seguono a ruota le due voci di Biagio Mendolia e Francesca Bongiovanni, i quali, assieme a Gaetano Fontanazza, Sabrina Sproviero, Adele La Venuta e Carmelo Fontana, arricchiscono la nutrita composizione con dei cori che, sotto molti aspetti, paiono richiamare tanto agli spiritual quanto ai succitati brani corali della Band Aid e di USA For Africa.
Ma una canzone è fatta anche e soprattutto da coloro che prendono gli strumenti tra le mani, e la sezione dei musicisti è classificabile come il connubio dell’élite ennese al completo. Rocco Lo Bartolo e Nicola Merlisenna si dividono i compiti alle sei corde, rispettivamente con acustica ed elettrica, duettando a distanza frattando che i tasti bianchi e neri di Tony Colina inframezzano il tutto con la solita maestria. William Signorelli detta la linea con il suo basso, accompagnato da Max Busa alla batteria.
Un progetto che coinvolge anche Mauro Randazzo e Serafino Trovato, proprietari del popolare ritrovo Sorseggio sito in zona Belvedere Marconi, protagonisti di un cameo nel videoclip. Lo stesso locale è citato nel ritornello, “Christmas with the yours / Easter what you want / Poi ci vediamo al Sorseggio”.
Intervista con Luca Sproviero e Max Busa
Nel rispetto delle regole per ovviare al problema pandemico, sia l’autore di questa intervista che i due intervistati hanno risposto da casa propria, ma a noi piace immaginare che sia tutto stato realizzato di presenza, pertanto cominceremo questa intervista con:
BR: Abbiamo l’onore di avere qui con noi Luca Sproviero e Max Busa, rispettivamente: l’ideatore e uno dei promotori del progetto. Allora, ragazzi, forse non si stanno raccogliendo dozzine di migliaia di dollari per l’Etiopia come negli anni Ottanta, ma si sta comunque facendo della musica. E che musica, oserei dire. Luca, mi rivolgo a te come all’ideatore del progetto. La prima domanda sorge spontanea: come e perché è nata Christmas with the Yours?
LS: Il pezzo nasce come naturale prosecuzione delle mie “quarantine songs”, pezzi registrati durante il periodo di lockdown insieme a diversi artisti – Ennesi e non – che abbiamo registrato come una sorta di allenamento per noi musicisti ed alleviamento per chi la musica la ascolta ma non può usufruirne dal vivo in questo strano anno. Ci avessero detto che quanto iniziato a Marzo sarebbe durato fino a Natale credo che nessuno ci avrebbe creduto, e quindi registra un pezzo oggi, duetta domani, mi sono ritrovato a pensare al Natale e a come lo abbiamo sempre festeggiato: suonandolo, ascoltandolo e ballandolo. Da lì la scelta di un pezzo da dedicarsi e dedicare per dirci che nonostante non si possa viverlo insieme, noi musicisti, noi amanti della musica, noi tutti, ci siamo sempre.
BR:Musica natalizia costellata da ironia. Una macedonia tra inglese, italiano e siciliano, con i tanto contestati canditi nel panettone, un drink al Sorseggio. È un testo che, a parer tuo, può definire un nuovo canone per le canzoni natalizie? E se sì, possiamo individuarvi anche un messaggio?
LS: In quanto proveniente da quei geni monelli di Elio e le storie tese, il pezzo lo si può prendere come tutto: serio, spiritoso, con sottotesto o letterale. Noi ci abbiamo visto una promessa: ritornare a fare e a vivere normalmente. Adesso è come avere un panettone senza canditi, e noi i canditi li vogliamo e speriamo di poterli riavere al più presto.
BR: La crème de la crème dei musicisti ennesi. Chi scrive sa bene che tra di voi esiste soprattutto un rapporto d’amicizia, però potresti spiegare ai nostri lettori come hai contattato i vari partecipanti al progetto?
LS: Proprio per l’amicizia che ci lega, mi è bastato solo un accenno a ciò che mi sarebbe piaciuto fare, sono stati tutti entusiasti di poter dare il proprio contributo. Da lì abbiamo passato circa un mesetto a giocare ad un inevitabile pingpong di file audio, video, missaggi e chat per far finta che si fosse in sala prove e non dietro uno smartphone. Ognuno di noi convinto e contento di ciò che stavamo facendo e di come stesse venendo fuori.
BR: Max, qual è stata la tua reazione quando Luca ti ha contattato per questo progetto? Cosa hai pensato della sua idea?
MB: Sinceramente nemmeno me lo ha chiesto ah, ah, ah… Scherzi a parte, il mio è stato uno spontaneo ed immediato “sì”. Conosco Luca da tantissimo tempo ed essendo legati da un rapporto di stima reciproca è sempre un piacere essere coinvolto nei suoi progetti, poi appena ho saputo i nomi degli artisti che avrebbero dovuto far parte del brano il mio “sì” iniziale si è trasformato in un “Sìììììììììì!!!!!!!”. Peraltro, per l’occasione ho suonato uno tra gli strumenti che amo di più in assoluto: la Batteria! Diciamo che Luca ha avuto una bellissima idea.
BR: Max, nella nostra memoria trova spazio il brano C’è un postu bellu che scrivesti un anno fa e che dedicasti al Sorseggio nel giorno del suo anniversario. Anche in quell’occasione, la formazione che ti seguiva constava di nomi simili a quelli che troviamo oggi. È ormai una consuetudine fare da promotore per coinvolgere gli artisti ennesi, e ce lo dimostri in qualità di direttore artistico del festival Enna per Enna. Cosa ti spinge a cercare sempre la coralità nell’ambito musicale qui, in Città?
MB: Credimi, ritengo che le collaborazioni tra gli artisti siano di fondamentale importanza. Le rivalità, le invidie ecc., non abbiano mai portato a nulla di buono. Sono stato sempre di questa idea. Sin dagli inizi con la mia band storica, gli Alì Babà. Il palco dei nostri concerti ha visto alternarsi sempre tantissimi graditi ospiti e, al tempo stesso ho preso parte a tantissimi dei loro live, nonché cantato nei loro dischi. Per citarne qualcuno e rimanere in ambito Siciliano: Tinturia, Mario Incudine, Qbeta, Brigantini e molti altri. È evidente che per me le collaborazioni siano molto importanti. Se mi parli del festival, ciò che più volte ho definito festa, potrei stare un’ora a raccontarti quanto bella è questa esperienza che ormai da tanti anni mi vede come Direttore Artistico, e, al contempo, artista che ama esibirsi con tutti i suoi amici sul magico palco del Teatro Garibaldi, con lo spirito del divertimento e della condivisione di emozioni. Ti ricordo che per mio volere non vi è competizione alcuna e nessuna giuria. Solo musica!!!
BR: Questa domanda è diventata un rito per tutte le interviste, ma a non farla si commetterebbe comunque un peccato mortale. Diteci, uno alla volta, se avete degli altri progetti in ballo. Siano essi simili a Christmas with the Yours, siano anche altre idee. Siamo curiosi di sapere come vi state muovendo, soprattutto in un periodo come questo in cui il verbo “muoversi” ha assunto un significato molto più ideale che pratico.
MB: Non ho un vero e proprio progetto. Al momento, quello che mi interessa di più è fare musica e viverla ogni giorno, valutando ciò che mi si propone e, soprattutto, vivendola con spontaneità, come ho sempre fatto.
LS: Per quel che mi riguarda ho – come sempre – un piede non in due, bensì in una decina di scarpe diverse; l’ho sempre fatto e continuerò a farlo. Per il momento continuo a pubblicare pezzi da casa, quando si potrà riprendere a suonare dal vivo beh… poi ci vediamo al Sorseggio!
Il video
E quindi, ringraziando Luca e Max, prima di congedarci, condividiamo il video di Christmas with the Yours. Un augurio di buon Natale da chi scrive, e che il 2021 possa essere, come ha scritto Luca, una spruzzata di canditi in questo panettone infinito che è stato il 2020.
https://youtu.be/6TxRegy3GxE Mare nostro che non sei nei cieli e abbracci i confini dell’isola e del mondo, sia benedetto il tuo sale, sia benedetto il tuo fondale. Accogli le gremite imbarcazioni senza una strada sopra le tue onde, i pescatori usciti nella notte, le loro reti tra le tue creature, che tornano al mattino con la pesca dei naufraghi salvati. Mare nostro che non sei nei cieli, all’alba sei colore del […]
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